La Fine della “Pax Americana!” – L’Azione

Vent’anni fa gli Attentati dell’Undici Settembre, e un Mondo che non Sarebbe Stato piu’ lo Stesso.

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Cari concittadini,

Non so a voi, ma a me, piu’ tempo passa piu’ mi si accavallano i ricordi, al punto che oramai cominciano a non servire piu’ neanche le fotografie. Dicono che sia segno del tempo che passa – e dunque del cervello che tende irrimediabilmente a rimbambirsi – specie per chi, come il sottoscritto, ne ha veramente “fatte troppe”. Ora partendo dalla premessa che averne “fatte troppe” sia comunque meglio del contrario, rimane sgradevole vedersi in alcune foto (magri, e con tutti i capelli in testa) come se fossero fotomontaggi e non ricordarsi – nemmeno per un attimo – anno, luogo e soprattutto situazione in cui sono state scattate.

L’unico modo di preservare la memoria sul serio (dicono sempre quelli che ci capiscono) e’ accoppiarla alle emozioni, sia personali che collettive. Tutti ricordano il sapore del primo caffe’ dopo aver visto per la prima volta il figlio appena nato. Come tutti (gli allora viventi) ricordano cosa stessero facendo quando hanno saputo che avevano sparato a Kennedy.

Giusto cari concittadini? E visto che vent’anni fa la maggior parte di voi c’era gia, sono convinto che anche i piu rimbambiti – anche quei pochi messi peggio del sottoscritto – si ricordano esattamente cosa stessero facendo quel martedi pomeriggio, quando un gruppo di terroristi – in maggioranza Sauditi – hanno deciso di terminare quel periodo di “Pax Americana” colpendo con attentati aerei le due torri dei commercio Mondiale a New York e Pentagono e Casa Bianca a Washington. Cioe’ se vi chiedo dove eravate l’undici settembre di vent’anni fa ve lo ricordate come fosse ieri. Proprio come lo ricordo io.

.. I due pasticcini comprati sulla via del lavoro con la gente che gia’ guardava la televisione mentre io (ancora insonnolito visto che qui era mattina) pensavo che guardassero me. Poi gli annunci alla Radio, il primo grattacielo, il secondo … il pentagono … la caduta della prima torre. Gli occhi al cielo pensando che stava finendo il mondo, consolato solo in parte dal fatto che mi stavo allontanano dal centro di Boston (visto che lavoravo fuori) e che dunque avrei avuto qualche minuto in piu’ per rendermene conto .. il secondo grattacielo che crollava visto nella televisione dell’ufficio .. e la consapevolezza quasi immediata che domani sarebbe cominciato un mondo diverso .. quanto diverso non lo sapeva nessuno, ma diverso di sicuro.    

Ve la ricordate la “Pax Americana” cari concittadini? Beh io, anche grazie al fatto che stavo gia’ qui da un lustro, me la ricordo bene: comincio’ dodici anni prima con la caduta del Muro di Berlino. “Mr Gorbachev, tear down this wall (fai cadere questo muro!)” disse Reagan. E Gorbachev con poche altre scelte a disposizione gli diede retta”. Il muro cadde, senza vittime, l’URSS si sgretolo’, Bush Padre ando’ a riprendersi il Kuwait senza praticamente chiederlo a nessuno, e caddero anche tutte le barriere intraeuropee con il vecchio continente che avrebbe potuto cominciare a parlare con una voce sola (io forse perche’ ancora fresco di Erasmus – in Inghilterra oltretutto – ci stavo anche credendo), poi Clinton che andava a Bombardare il Kosovo anche lui senza un vero e proprio lasciapassare internazionale … cosi’ magari qualcosa di costruttivo combinava.

Ecco, secondo me andava tutto abbastanza bene (compresa l’economia qui, in casa, dove ero appena arrivato) ma secondo altri un po’ meno. Il primo attentato alle torri c’era gia stato nel 1993, e anche le ambasciate americane in Kenya e Tanziania erano state bombardate, all’unisono nel 1998. Dunque i segnali di malcontento gia’ c’erano.

Eppure cari concittadini, io alle teorie cospirative non ci ho mai creduto, non tanto perche’ non ce ne fosse la volonta’, quanto perche’ non funzionano. (Avete mai provato a organizzare un doppio a tennis con altri tre amici .. ecco provateci, poi mi dite quanta gente la CIA, L’FBI, i servizi segreti israeliani e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, debbono mettere a tacere per mascherare quasi tremila vittime … per carita’ nemmeno a pensarci). Molto piu’ probabile e’ che qualcuno sapesse e non ha fatto niente per prevenire quegli attacchi costati la vita a gente che andava li per lavorare.

Comunque, detto questo, l’America si e’ armata subito per andare a punire i “Malfattori” … in Afghanistan prima e in Iraq poi (nonostante fossero tutti o quasi sauditi). E noi, giornalisti, tutti dietro, a vedere e raccontare cosa facessero. Per carita’, a me e’ andata piu’ che bene, visto che, dopo tre mesi a fare il producer al TG2, mi davi del “tu” con tutta la RAI e che li’ ho cominciato veramente a lavorare a mio nome. (Peccato che Sandro Petrone, la persona a cui ho dato del tu piu’ di tutti, a questo ventennale non ci sia neanche arrivato).

Ma da li in poi l’America ha ricominciato a fare quello che le viene peggio: cioe’ a portare la democrazia a gente che non la vuole – se non altro in quei termini. Due missioni sciagurate in Afghanistan e in Iraq – che a qualcuno avranno sicuramente fruttato – dove abbiamo lasciato molti piu morti dell’11 settembre e dove – anche se qualche colpevole e’ stato abbattuto (il principale, Osama Bin Laden, trovato in Pakistan 8 anni dopo e MAI mostrato da morto alle telecamere) –  lasciate in condizioni peggiori di prima. E una galera a Guantanamo, ancora aperta, dove tutti i diritti per cui l’America combatte sono stati lasciati fuori. E Il presidente Joe Biden che dopo il ritiro dall’Afghanistan si trova coinvolto in un isolamento internazionale che non sa neanche lui come scrollarselo di dosso.   

.. e io Cari Concittadini? Beh io senza l’11 settembre non so cosa sarei diventato: chissa’ forse avrei anche smesso di fare il giornalista (magari anche no!) … di sicuro quei tre mesi mi hanno insegnato che le emozioni aiutano la memoria. Io di quell’esperienza ho pochissime foto, eppure mi ricordo tutto: le macerie fumanti delle due torri, i parenti con le foto dei congiunti scomparsi, i funerali di stato … “God bless America, land that I love…” sono passati vent’anni e appena comincia quella canzone, a me ancora viene da piangere!!         

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